La dittatura dell’uomo normale

Un uomo normale, uno che va a lavorare, che costruisce da solo le possibilità senza cercare scorciatoie, uno che cerca di essere onesto, disorganico, non compromesso, vede un funerale in tv e si rende conto una volta di più e più nitidamente che è circondato da gente di merda aiutata da altra gente di merda, avverte il pericolo, vacilla, è tentato dalla risposta autoritaria, invoca prima silenziosamente l’avvento della dittatura militare, poi ne parla con altri interlocutori al pari di lui insicuri, poi prende coraggio e urla forte a tutti che sarebbe necessario sterminare tutta questa feccia impestata e come per magia succede. Avviene la dittatura e per le strade c’è gente armata che cerca della gente da sterminare. Dopo un iniziale entusiasmo l’uomo normale si rende conto che questi che girano armati sono gli stessi che prima giravano armati di nascosto. Che è proprio quella gente di merda di cui invocava lo sterminio quella a cui adesso deve un rispetto istituzionale senza discussioni.

Finisce dunque per portare rispetto senza discutere, aderisce consapevole di non aver avuto la forza di attendere un pensiero più nitido, non inquinato dalla spinta emotiva, torna a casa dal lavoro e al figlio insegna ad aderire, a non discutere, tutto per la salvaguardia del bene più prezioso.

A sera piange da solo chiuso nel cesso, fingendo lunghi bisogni.

da “Le città della notte rossa” di William Burroughs

(…)
L’occasione era là. L’occasione è stata mancata. I principi delle rivoluzioni francese e americana divennero tortuose menzogne nelle bocche dei politicanti. Le rivoluzioni liberali del 1848 crearono le cosiddette repubbliche dell’America centrale e meridionale, con una cupa storia di dittatura, oppressione, corruzione e burocrazia, chiudendo così questo vasto, spopolato continente ad ogni possibilità di comuni secondo le linee tracciate dal Capitano Mission. Ad ogni modo il Sud America sarà ben presto intersecato da autostrade e motel. In Inghilterra, Europa Occidentale e America, il sovraffollamento reso possibile dalla Rivoluzione Industriale lascia scarso spazio per le comuni, che sono regolarmente soggette alle leggi statali e federali e frequentemente angariate dagli abitanti del posto. Non c’è semplicemente spazio per la “libertà dalla tirannia del governo” dal momento che gli abitanti delle città ne dipendono per cibo, energia, acqua, trasporti, protezione e assistenza. Il vostro diritto a vivere dove volete, con compagni di vostra scelta, sotto leggi che approvate, morì nel diciottesimo secolo con il Capitano Mission. Solo un miracolo o una catastrofe potrebbero restituirlo.