Che ne faremo del livore?

L’interrogativo che mi trascino dietro da anni e che temo avrà una risposta indesiderata è questo: tutto questo accumularsi di livore, di discorsi mal meditati, di violenza verbale e manifestazioni orgogliose di pervicace ignoranza un giorno non lontano avranno delle conseguenze non ben quantificabili.

Avranno il coraggio di assumersi le proprie responsabilità gli attori di questo inabissarsi collettivo? C’è la faranno a far fronte alle difficoltà che ne conseguiranno oppure si cacheranno in mano*?

*cacarsi in mano è un’espressione spesso usata in Toscana per definire la situazione di fallimentare disagio in cui si viene sovente a trovare chi, chiamato a dare prova di una capacità esposto all’altrui giudizio, finisce per sbagliare miseramente. Esempio classico è il calcio di rigore. Si dirà quindi che il calciatore che sbaglia l’importante tiro piazzato si è “cacato in mano”.