Invocare l’intelligenza artificiale

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INVOCARE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Stamani, per la prima volta, ho potuto ascoltare dal vivo un Umano invocare l’avvento della Intelligenza Artificiale come il rimedio alla diffusione del demerito e dello spreco. Ho sentito invocare il deus ex machina senza responsabilità che ci mandasse tutti a casa. Io ero solo spettatore, ma credo che nel desiderio dell’utente fossi compreso nell’insieme informe di persone da sostituire con la IA e probabilmente a ragione dal momento che sostengo da sempre la necessità dell’improduttività.
Mi sono sentito decisamente più contemporaneo, immerso nella temperie culturale del momento, protagonista in negativo di un dibattito incalzante. Al contempo mi sono anche sentito vetusto, invischiato in pastoie dialettiche e polemiche senza nessuna finalità reale. Nella vecchia e ben conosciuta contrapposizione tra poveri che potrà diventare agilmente una contrapposizione tra sostituibili.
Del resto l’utente Avvocata che invocava l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, che erroneamente si crede insostituibile, sarà sostituita molto prima di molti che lei ritiene facilmente sostituibili.
Inutile fare l’elenco.

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Ricordi del Lockdown #2 – breve storia ipotetica ambientata nella Logistica

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BREVE STORIA IPOTETICA AMBIENTATA NELLA LOGISTICA

Breve storia ipotetica, ma inquietante.
C’è una persona che sta al balcone a guardare i passanti fuorilegge e approfitta per scagliarsi contro di loro a parole e sulla piattaforma social. Stava al balcone ad aspettare il padroncino incaricato di portare alcuni pacchi spediti da una nota multinazionale del commercio online. Ha ordinato un cavo hd, un mestolo e una confezione di preservativi.
Questa persona che sta orgogliosamente a casa non sa cos’è successo per movimentare queste tre minchiate che ha comprato. Forse ne ha una cognizione approssimativa.

Non credo che immagini questo: Lavoratori assembrati nell’hub di origine, trasporto, hub intermedio e altri lavoratori assembrati, trasporto e ufficio finale di lavorazione dove ci sono altri lavoratori assembrati e in finale l’incaricato della consegna. Moltiplicate per 2000 circa (per difetto) e otterrete qualcosa di simile al traffico odierno di pacchi di tutti gli operatori della logistica solo sul territorio di Pistoia. Potete anche pensare che le molte migliaia di persone necessarie per garantire questo genere di movimentazione siano accomodate in ambienti sterili, dotati di comfort, dpi efficaci e che soprattutto tutti indossino i dpi e continuare a ripetere che c’è troppa gente in giro a bighellonare e a diffondere lo gran male.

Questa è una breve storia ipotetica.

“L’oscuro patrimonio (estratto)” anteprima di un progetto segreto

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Io, Jacopo Andreini & Gigi Fagni stiamo segretamente lavorando a una bella faccenda di cui questo modesto, ma volenteroso, contributo video non è che una parte infinitesimale.

Prima di una serie di anteprime che speriamo siano poche. Il che significherebbe che il progetto ha trovato una forma in tempi brevi.

ABBIAMO CEDUTO SETTEMBRE AL NEMICO

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ABBIAMO CEDUTO SETTEMBRE AL NEMICO

Abbiamo ceduto settembre al Nemico
fingendo di fingere una resa.
Ripiegando nel piano dove fuggire è un suicidio,
con l’abito bello per le ore gagliarde.
E percorso il non distinto
fino al termine di ogni recriminare
per arrivare all’aperto e stupirci
di non avere inseguitori
come acque di un fiume non più vero,
come rami di un delta senza mare.
La Fine della Guerra
è il luogo dove siamo arrivati.
E alla fine della guerra,
non ci sono più la guerra,
non ci sono più le icone,
non ci sono le attese spartizioni.
C’è solo la frontiera
tra due stati senza confine
e un canto residuo da un tempo,
da tempo inascoltato.