Quando ho scoperto mio padre – Luigi Di Ruscio

quando ho scoperto mio padre che guardava le formiche
il sole spaccava le pietre e intontiva i muratori senza cappello di carta
una buca scura intorno granelli di terra impastata
e il brulichio delle formiche con troppo grandi semi trascinati
e mio padre con schifo ha strisciato il piede sul nido
così ho imparato a guardare le formiche e ad avere questo schifo
e l’umano in mio padre è in questo astratto schifo
questo assalto dei sensi della nullità che mio padre affoga
con la partita a stoppa e ogni vittoria e ogni perduta salutarla con vino
e la sbornia gli porta una sorta di furore disperato
e scaraventa piatti e bicchieri contro il muro
e si condanna in questo furore o nel tacere
e nella fatica che è una battaglia perduta senza senso e senza scopo
mio padre ha scoperto nella formica la propria immagine e la distrugge
il vino la fatica il fumo gli scassano il petto con una tosse paurosa
che è stata presente in tutti i miei sogni della mia infanzia
il vizio di guardare la formica ha perduto mio padre
ed io ora vivo in questo formicaio con la stessa rabbia di mio padre
che distrugge preso da schifo la laboriosa formica

Luigi Di Ruscio

Luigi Di Ruscio

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